La teoria cosmologica dell'Universo Ciambellone

Anche questa volta sono tornato a parlare di g-astronomia in un post, come nel mio post precedente:
Dove conto mele.
- Cosa c'era prima del Big Bang? Dio? Quindi è una teoria creazionistica?
- Capisco i cristiani che subito si sono appassionati e saliti in groppa al cavallo del Big-Beng-nismo per difenderla, ma il discorso del sorgere in dipendenza di tutti i fenomeni dove lo mettiamo?
- Poi c'e il problema della materia/energia oscura per dimostrare la continua espansione, come funziona? Prima Dio crea l'esplosione poi si mette a soffiare la polvere per farla andare più lontano?
Anche se io posso ritenermi solo un gastro-fisico, ma credo invece questa teoria è una cosa è seria, a parte lo scherzo del ciambellone, una teoria abbastanza semplice da capire e che non ha bisogno di considerare ne Big Bang e ne materia/energia oscura per funzionare.
Tantomeno le teorie astruse di multiuniverso, stringhe, super-stringhe, ne contrazione grazie "persino" all'anti materia o l'anti energia oscura.
Questa teoria di Universo Torus "toroidale proprio come il ciambellone" è una via di mezzo tra la teoria dello Stato Stazionario, una teoria infinitistica, dove l'universo rimane stazionario e è infinito, in continua creazione e distruzione, e i Modelli Ciclici di universo.
Ovvero teorie in cui l'universo ciclicamente si espande, si contrae di nuovo e questo avviene ciclicamente, come il modello di cosmologia ciclica conforme di Roger Penrose.
Invece questa teoria di cosmologia ciclica conforme, come quella dell'universo torus che propongo qui, propongono un universo che deriva dalle sue cause specifiche, il continuum di universo precedente, possono entrambe essere collegate a l'antica teoria indiana, induista e buddista di universo in cicli continui di kalpa "eoni cosmici" di formazione, stabilizzazione, distruzione e vuoto.
C'è anche da dire che gli indiani sono stati i primi ad usare il concetto di infinito, come quello di un "infinito" sorgere in dipendenza di tutti i fenomeni Pratītyasamutpāda da cause e condizioni, collegato a sua volta al principio di Śūnyatā vacuità, in cui tutti i fenomeni esistendo solo in dipendenza dalle proprie specifiche cause e condizioni, sono vuoti di esistenza intrinseca, cosa confermata recentemente anche dalla fisica quantistica.
Quindi anche un universo che sorge da se, e finisce nell'annichilimento totale è inconcepibile, tantomeno si può considerare logico perderci ulteriore tempo.
Questa teoria parla di 4 momenti di 20 kalpa cosmici ognuno, per un totale di 80 kalpa, 20kp in cui avviene la formazione dell'universo, 20kp di stabilizzazione, 20kp di distruzione e 20kp di vuoto, quindi, di nuovo, tutto ricomincia daccapo.
Da parte mia sono più attratto dalla teoria dell'universo torus, dove si deve immaginare un universo toroidale, che si distrugge e si rinnova nella sua stessa rivoluzione, avvolgendosi all'infinito su se stesso, ma anche simile a una cipolla di forma schiacciata "cipolla borettana" o anche a un ciambellone della nonna per restare in tema culinario e g-astronomico.
Questo torus avrebbe un'enorme "Super Buco Bianco" al centro del torus che farebbe le veci del Big Bang della più famosa teoria, ma in questo caso sarebbe costantemente e infinitamente attivo, emettendo sempre materia in forma di particelle molto semplici, principalmente atomi di idrogeno, ma anche luce e neutrini.
Praticamente il Buco Bianco sarebbe l'opposto di un Buco Nero, ovvero mentre la materia e persino la luce cade e viene assorbita dal Buco Nero, il Buco Bianco emette una grande quantità di luce, materia e neutrini, come se provenisse dal niente, invece deriva direttamente dalla porta di entrata quella del suo opposto, il Buco Nero.
B.B. = Buco Bianco
S.B.B = Super Buco Bianco
B.N. = Buco Nero
S.B.N = Super Buco Nero
Questa materia che verrebbe espulsa dal S.B.B nel polo superiore, scorrerebbe sulla superficie e tra gli strati dell'universo cipolla, fino a ritornare al S.B.N, nel polo inferiore del torus, come in un tapis-roulant circolare in cui la materia viene sempre rinnovata dall'enorme singolarità posta al centro dell'universo toroidale.
Come un nastro continuo che si avvolge ininterrottamente intorno a se stesso ma circolare e sferoidale, rinnovandosi continuamente e all'infinito.
In questo modo non c'è più bisogno di tirare in ballo il Big Bang, la materia o l'energia oscura e ne l'antimateria oscura per i modelli ciclici di universo basati su espansione e successiva contrazione dell'universo.
Quello che bisogna spiegare però, è che questa enorme Super Singolarità Gravitazionale Universale che si trova al centro esatto del torus, avrebbe una gravità cosi potente da piegare la luce, lo spazio, il tempo e deviare persino i neutrini.
I neutrini che hanno una massa minima, ma comunque una massa ce l'hanno e dovrebbero subire comunque degli effetti della gravità, il flusso di neutrini, che si muovono a una velocità molto alta e vicina a quella della luce, verrebbe piegato o anche reso più disturbato "più ondulatorio" quanto questo vento scorre vicino agli strati interni del torus, quelli che subiscono maggiormente la gravità della S.S.G.U e del caos che si produce al suo interno quando la materia viene trasformata e che poi spiegherò meglio come.
S.S.G.U = Super Singolarità Gravitazionale Universale
Inoltre, in questo modo di immaginare l'universo come geometricamente curvato e continuo, spiegherebbe persino la grande quantità di materia che manca all'appello senza dover tirare in ballo la materia oscura.
Sezione dell'universo torus con strati "livelli"
L'apparenza "oscura"
Tratto da l'IA di Google alla domanda fatta: "L'universo mentre si espande, la materia rallenta?"
"Sì, mentre l'universo si espande, la materia tende a rallentare, ma l'espansione in sé sta accelerando. Questo fenomeno è dovuto alla presenza della materia oscura e dell'energia oscura, che influenzano la gravità e l'espansione cosmica."
Se noi immaginiamo di sezionare un settore di questo torus, come se tagliassimo una fetta di un ciambellone "nella parte di spazio in cui adesso noi ci trovassimo" e se la appiattissimo in una sorta di planisfero a 2 dimensioni, questo apparirebbe come la forma di un occhio, dove la parte più stretta corrisponderebbe a uno dei due poli con i Super Buchi, Nero e Bianco, mentre la parte più larga al punto di massima espansione dell'universo.
Quindi, guardando dal nostro punto di vista, oltre che stia rallentando ci apparirebbe in continua espansione, come nel triangolo sotto a destra.
L'immagine sopra è chiaramente solo illustrativa, non è in scala e nemmeno bella o precisa, la stessa cosa vale anche per le altre immagini che servono solo da contorno per illustrare un principio nel modo più semplice possibile.
Inoltre unendo questi occhi in modo ciclico e continuo si avrebbe un modello ciclico simile a quello della cosmologia ciclica conforme e conforme anche con la visione cosmologica induista-buddista, ma senza dover per forza appiattire in modo quasi antropocentrico e definire lineare tutto il resto dell'universo, o immaginare il tempo come se esistente in modo intrinseco o come se fosse un binario retto di cui non sappiamo l'origine o se vi sia una fine e da cui non sia possibile deragliare.
Ovvero, la materia che scorre su questo nastro tapis-roulant a forma di torus, attraverserebbe tutta la semi-circonferenza esterna del torus, dal S.B.B, fino a rientrare nel S.B.N all'opposto, nel frattempo la materia si espanderebbe fino al punto di massima allargamento del torus in entropia espandendosi con disordine di particelle, riducendosi in quanto temperatura, massa e energia.
Per poi ricominciare a comprimersi di nuovo nel "emisfero" opposto rispetto al nostro, trasformando l'entropia della materia in sintropia.
Entropia vs Sintropia
Sintropia per noi è un concetto quasi inconcepibile, non appartenendo al nostro attuale piano dell'universo, non facendo parte delle condizioni che permettono la nostra vita e la nostra evoluzione.
- Principi di una teoria unitaria del mondo fisico e biologico
- La sintropia: una teoria unitaria del mondo fisico e biologico
Immaginarlo potrebbe essere paragonato ad un universo alla Benjamin Button dove gli esseri nascerebbero più grandi, e più fluidi, mentre "invecchiando", si trasformerebbero in più piccoli e più massicci.
Inoltre, anche il caos del cambiamento di stato da entropico a sintropico "anche se molto limitato a causa dello stato rarefatto della materia nel punto di massima espansione", dovrebbe condurre alla fine, a uno stato di crescente ordine nella materia, mente questa si ricompatta, ma un ordine che non permette l'esistenza della vita, almeno come noi la immaginiamo.
Ma infatti a questo punto della "vita" dell'universo dovrebbe cominciare il ciclo della lenta distruzione "zona giallo-oro nel disegno superiore", anche se "parlando in termini metafisici" molti degli esseri viventi, nel momento di massima espansione, si dovrebbero essere già evoluti a forme di vita meno grossolane, questo secondo la visione indo-buddista, come Deva elevati del regno del Desiderio, della Forma e Senza Forma.Magari in alcuni pianeti giganti, prevalentemente liquido-gassosi, potrebbero accogliere forme di vita animali simili a grandi meduse o salpida gelatinosi, questo genere di esseri potrebbero facilmente adeguarsi al cambiamento da antropico a sintropico, divenendo sempre più solidi e/o compatti, fino a essere costretti a trasferirsi sul fondo dell'oceano per sopravvivere.
E' comunque molto difficile, se non impossibile immaginare una situazione del genere dal nostro punto di vista, e comunque, sempre secondo la visione indo-buddista, anche i livelli più prossimi alla singolarità, che in questo caso potremo associare a Yama "il Signore, la divinità della morte", continuerebbero a funzionare, i cosiddetti Narak o naraka, un parallelo dei nostri inferni.
Ipotesi:
Potremo persino ipotizzare che l'antimateria sia materia che sia passata allo stato di sintropia, e non possa sopportare l'ordine e la carica degli atomi stabilito nello stato di entropia, ma non direttamente e molto lentamente.
Luigi Fantappiè nel suo libro "Principi di una teoria unitaria del mondo fisico e biologico", nel terzo capitolo indaga i fenomeni sintropici dell'Universo, considerando l'ipotesi di una finalità. Egli considera tra i fenomeni sintropici anche la radiazione cosmica, i positroni e i protoni negativi.
Quindi possiamo anche immaginare che successivamente, avvenga nuovamente un cambiamento da sintropico a entropico, ma questa volta in uno spazio estremamente e magneticamente compresso, come all'interno della singolarità S.S.G.U, crei l'energia necessaria, trasformando antimateria in materia e per far funzionare l'intero universo, ma non credo proprio annichilendola, almeno non completamente.
Quindi la materia uscirebbe in forma di semplici particelle dal S.B.B, più avanti e molto lentamente si creerebbero le prime stelle e galassie, si stabilizzerebbero rendendo nuovamente possibile la vita.
Tutto il ciclo dell'universo toroidale di stabilizzazione "zona verde del disegno sottostante", espandendosi, arriverebbe fino al punto di massimo sviluppo del torus, per ritornare di nuovo a comprimersi in sintropia, ricompattandosi e "riacquistando ordine, massa e energia".
Queste particelle che di nuovo si comprimerebbero, riaggregandosi e ricaricandosi di nuova energia, viaggerebbero fino a rientrare nel S.B.N ma questa volta come materia molto energetica, atomi pesanti e instabili, fornendo energia all'intero sistema con la scissione di materia sintropica molto energetica e complessa.
Fino a essere scomposta e trasformata in particelle, specie di idrogeno, all'interno della singolarità "da cui l'agitazione di cui avevo parlato in precedenza e che ecciterebbe anche il vento di neutrini", infine espulsa nuovamente dal S.B.B.
L'incostanza del tempo
La singolarità S.S.G.U al centro del torus, che come ho detto esercita un enorme gravità piega sia lo spazio che il tempo, come comprimendolo e espandendolo come della gomma, quindi più ci avviciniamo alla singolarità più il tempo dovrebbe sembrarci rallentato, mentre allontanandoci accelerato.
"La dilatazione del tempo è un fenomeno previsto dalla teoria della relatività di Einstein, che afferma che il tempo non è assoluto, ma dipende dal sistema di riferimento dell'osservatore. In pratica, il tempo scorre diversamente per due osservatori che si muovono a velocità relative diverse o che si trovano in campi gravitazionali differenti."
Invece guardando dal nostro punto di vista "intermedio" tra S.B.B, "quello che adesso consideriamo il Big Bang" e il punto dell'apogeo del torus dove l'universo appare maggiormente espandersi, avremo l'impressione che dalla parte del S.B.B avvenga tutto molto velocemente, come nell'immagine che abbiamo assimilato di una rapida esplosione, quella che noi chiamiamo il Big Bang e che sembra avvenuta in modo estremamente rapido.
Mentre nell'altra parte, quella dell'universo in maggiore espansione, tutto sembra rallentare, sembra stia diventando sempre più freddo e tutto sembra accadere molto più lentamente.
Mentre se fossimo fisicamente dalla parte di massima espansione, nel punto più esterno del torus, il tempo sembrerebbe accelerato, la materia muoversi più velocemente e probabilmente anche la temperatura sarebbe maggiore del previsto.
Domanda a IA di Google:
La singolarità gravitazionale potrebbe distorcere la percezione dello spazio tempo
"Sì, una singolarità gravitazionale, come quella che si trova al centro di un buco nero, può distorcere la percezione dello spazio-tempo. La relatività generale di Einstein descrive la gravità come una curvatura dello spaziotempo causata dalla presenza di massa ed energia. Più la massa è concentrata, maggiore è la curvatura e, di conseguenza, maggiore è la distorsione dello spazio-tempo.
Effetti:
Dilatazione temporale: La vicinanza a una grande massa rallenta il tempo. In prossimità di una singolarità, il tempo potrebbe rallentare fino a fermarsi per un osservatore esterno.
Distorsione spaziale: Lo spazio stesso può essere distorto in modo tale che distanze che sembrano normali in altre regioni dello spazio possono diventare enormi o infinitesime."
In un universo toroidale come quello che sto descrivendo e come ho già detto, la percezione del tempo, come la velocità relativa della luce varierebbe molto avvicinandoci o allontanandoci dalla enorme singolarità S.S.G.U.
Però sappiamo anche che la velocità della luce è costante, anche se per noi è impossibile dare un valore esatto, universale e non relativo di questa velocità, mancando di una valida unità di misura non relativa a cui rapportarla.
Ovvero più l'oggetto si trova vicino alla singolarità S.S.G.U, più ci apparirà muoversi velocemente, a causa della nostra percezione differente del tempo rispetto alla velocità relativa della luce di dove si trova l'oggetto lontano.
Come ci appare estremamente rapido anche il modo in cui la materia cade in un normale buco nero al centro di una galassia, a causa della minima dilatazione temporale gravitazionale creata dalla singolarità gravitazionale e della nostra differente percezione della velocità della luce relativa.
- Immagine dell'espansione dell'universo secondo la teoria del Big Bang
Ora vi farò un esempio ancora più semplice da capire:
Immaginiamo di prendere una corda elastica, molto elastica e che non si spezzi mai, lunga circa 28 mt, di fissarla non tesa a un punto molto solido e al capo opposto metterci una maniglia per tirarla.
Disegniamo su questa corda ancora rilasciata dei segni, uno ogni 2 mt per rappresentare i miliardi di anni, mentre l'ultimo tratto lo segniamo come se fosse un "metro", indicando le sezioni di centinaia di milioni, decine di milioni e milioni di anni.
Quindi chiamiamo una squadra di tiratori di fune, dei giudici con dei paletti e cominciamo a tirare l'elastico.
Prima tiriamo la corda dalla fine allungandola di un metro e la facciamo fissare al primo picchetto piantato a terra in corrispondenza del primo segno, al 13° posto, 2 mt vicino al punto fisso e in questo caso il primo tratto segnato di corda si sarà allungato di soli pochi millimetri.
Poi la facciamola tirare di altri 2 metri fissandola a un secondo picchetto al segno che corrisponde al 12° miliardo di anni passati e la corda in quel tratto si sarà allungata di pochissimi centimetri, quindi la tiriamo di altri 4 mt e la fissiamo all'ennesimo picchetto all'11° posto.
E cosi di seguito, 8 mt un picchetto 10 mld di anni, 16 mt un'altro picchetto, 32 mt, quindi 64 mt, 128 mt, 256 mt, 512 mt 4 mld di anni, 1024 mt 3 mld di anni, 2560 mt 2 mld di anni, e infine per l'ultimo tratto la tiriamo per la metà di 5120 mt e la fissiamo a un picchetto sul segno dei 500 milioni di anni, quindi la fissiamo in altri 5 tratti di 100 milioni di anni successivi, tirando di altri 256 metri per volta.
Ora dobbiamo immaginare che la corda iniziale rilasciata, della lunghezza approssimativa di 28 mt sia "non solo" il metro di adesso per misurare la distanza in anni-luce tra il cosiddetto Big Bang e il luogo dove ci troviamo adesso, ma anche il tempo che è stato stimiamo per l'età dell'universo "se questi anni-luce fossero statici, reali e non relativi come ho già spiegato".
Mentre la corda tirata fossero la distanza in anni-luce relativi, sempre per come ho spiegato in precedenza e considerando il principio che più ci avviciniamo alla singolarità S.S.G.U più il tempo tende a rallentare come l'elastico che tende ad allungarsi, proprio come vi ho illustrato nell'esempio.
Io ho un po esagerato con il tirare la corda, ho raddoppiato la tratta ogni volta solo per farvi capire meglio il principio, ma anche se invece di usare dei metri avessi usato solo i decimetri, dai 28 metri iniziali la corda sarebbe comunque diventata lunga 1461,6 metri e l'ultimo tratto, quello della formazione dell'universo e soprattutto quei pochi centimetri del Big Bang, si sarebbero trasformati nei più lunghi in assoluto, nel insieme complessivo.
Noi comunque, quando osserviamo dei corpi celesti con un telescopio, osserviamo gli anni-luce come non relativi, li percepiamo con il nostro standard stabilito, ormai considerato infallibile e inattaccabile di 299.792.458 mt al secondo.
Per noi sembrerà che siano passati soltanto 13,7 mld di anni, invece "chiaramente, solo ipoteticamente", anche avendo aggiunto soltanto dei decimetri al mio calcolo e raddoppiandoli a ogni segno "come nell'esempio che ho fatto", ho ottenuto la somma di 250,5 mld in un caso, di anni di 715,14 mld in un altro modo "comunque tutti calcoli assolutamente ipotetici" da quando la nostra attuale materia potrebbe essere uscita dal S.B.B a oggi, nell'universo toroidale ipotizzato.
Come ho detto si tratta di un calcolo solo presunto, poiché, anche se per ipotesi, divenisse certo, o anche se fosse preso in considerazione il fatto che l'universo fosse toroidale, non potremo mai conoscere la sua reale circonferenza, il suo sviluppo totale, quindi anche misure come la velocità della luce, effettiva e non relativa e punto di massima espansione sarebbero tutti parametri ignoti e esclusivamente ipotetici.
In un universo lineare come nelle teorie più consuete la velocità della luce nel vuoto è stabilita a 299.792.458 metri al secondo e io non dico assolutamente che è la velocità della luce a variare, anzi considero questa una costante certa, ma in un universo chiuso attorno a una enorme singolarità gravitazionale e anche ciclico e in movimento, con una notevole variazione di dilatazione del tempo, questo rapporto velocità della luce tempo relativo all'osservatore e al luogo di osservazione non è più una costante acclarata se subisce l'effetto del rapporto spazio-tempo distorto, soprattutto più ci si avvicina alla Super Singolarità Gravitazionale Universale "chiaramente se questa esistesse", altrimenti non parleremo di teorie ma di certezze.
Velocità della luce e singolarità IA di Brave Search:
"Secondo la teoria della relatività generale, man mano che ci si avvicina a una singolarità, come quella presente all'interno di un buco nero, lo spazio-tempo si deforma in modo estremo, causando un rallentamento del tempo per un osservatore esterno Questo fenomeno è noto come dilatazione temporale gravitazionale Per un osservatore distante, un oggetto che cade verso un buco nero appare rallentare sempre più, impiegando un tempo apparentemente infinito per raggiungere l'orizzonte degli eventi In questo contesto, anche i processi fisici dell'oggetto in caduta, inclusa la luce emessa, sembrano rallentare La luce stessa, a causa del red-shift gravitazionale, si sposta verso lunghezze d'onda più lunghe (verso l'infrarosso e oltre), diventando sempre più debole e infine impercettibile.
Tuttavia, è importante sottolineare che la velocità della luce nel vuoto rimane costante in ogni sistema di riferimento, anche in presenza di forti campi gravitazionali Il rallentamento osservato non è dovuto a una diminuzione della velocità della luce, ma alla distorsione dello spazio-tempo che influenza la misura del tempo e della luce da parte di un osservatore esterno"
Inoltre, anche più l'oggetto si allontana nel tempo dalla gravità del S.S.G.U, più sembrerà rallentare, come accade anche per un oggetto che si allontanerà da noi verso il punto di massima espansione del torus, la sua velocità sembrerà rallentare, mentre come ho già spiegato, dalla parte dell'oggetto che stiamo osservando, starà accadendo tutto l'opposto e visto dalla sua part starà accelerando.
E di questo non posso farvi un esempio come quello precedente, perché si vorrebbe una corda elastica "intropica" che più verrebbe tirata più si accorcerebbe.
Probabilmente, tra milioni di anni, anche la nostra posizione attuale nell'universo si sarà spostata verso il punto di massima espansione dell'universo, quindi la velocità della luce sarà anche da noi ipoteticamente percepita come maggiore, anche se solo di poco, rispetto a quella attualmente percepita.
Quindi anche se la velocità apparente percepita sembrerebbe aumentare allontanandoci dal S.S.G.U e la nostra percezione del movimento degli astri verrebbe distorta all'inverso, a causa del modo in cui percepiamo il tempo muoversi diversamente rispetto a quello della luce.
Immaginarlo su 2-3 dimensioni è anche semplice, ma se abbiamo a che fare con la geometria non-euclidea e più dimensioni, immaginare o ipotizzare il cambiamento temporale relativo, comprendere questo principio dalla nostra posizione limitata, diventa estremamente arduo e forse quasi impossibile da comprendere e accettare.
Da Sintropia a nuova Entropia
Però dobbiamo considerare, nel principio del tapis-roulant alla base del funzionamento dell'universo torus, per tanta materia entra nel S.B.N, altrettanta ne deve uscire, anche se questa esce in forma di polvere e atomi molto semplici, principalmente atomi di idrogeno, ma di nuovo da sintropia a entropia, quindi anche molto carica di energia entropica e molto disordinata.
Quindi, come ho già detto, i cambiamenti di velocità che osserviamo dal nostro punto di vista, che ci fanno appiattire su tre dimensioni la visione dell'universo, sono dettati da una visione erronea e distorta della realtà, causata delle limitazioni che abbiamo nel considerare la dimensione tempo dal nostro posto di osservazione, come sempre come relativa all'osservatore e dove egli si trovi nell'universo quadridimensionale.
Quindi anche il nostro universo potrebbe essere estremamente più grande, complesso di quello che crediamo, inoltre infinito, in continua e costante rivoluzione su se stesso, in continua evoluzione, creazione, distruzione e rinnovamento.
Tutto questo crea numerose controversie, altri quesiti e spinge a altre ipotesi:
- Quindi in un universo immaginato in questo modo e dove anche il modo di percepire la velocità della luce non sarebbe più una costante acclarata, essa varierebbe notevolmente a seconda della direzione o dalla distanza della nostra osservazione a causa della nostra percezione del tempo. Questo metterebbe in dubbio la giustezza di tutte le osservazioni riguardo a distanza, velocità, temperatura, ecc., di tutti i corpi celesti osservati da noi nel passato, anche di quelli che osserveremo in futuro e così come l'intera conformazione dell'universo che sembrava ormai acclarata?
- Quale sarebbe la velocità da considerare come una costante nel movimento della materia sulla superficie del toroide, se si comportasse come un tapis-roulant? La nostra percepita localmente? Quella del punto di massima espansione? oppure quella all'interno della singolarità?
- Come apparirebbero le stelle, nel punto di massima espansione, osservandole dalla nostra posizione, sapendo che a noi ci appaiono molto più fredde di quanto sono veramente, il tempo ci appare rallentato e se fossero principalmente delle giganti rosse a causa della naturale espansione dell'universo?
- Se l'ipotesi dell'estrema distorsione dello spazio-tempo fosse reale, l'universo sarebbe anche molto meno affollato di galassie, che in realtà sarebbero molto più rade e distanti l'una dall'altra a causa dell'appiattimento della profondità dello spazio-tempo?
Dovremo considerare anche che nello spazio potrebbero esserci molti universi simili al nostro e in ogni direzione.
Non solo in un andamento lineare di tempo, come immaginato nella teoria del Big Bang o in altre teorie simili, forse tante quante sono le galassie del nostro universo, quindi infiniti universi.
Considerandola, questa forma potrebbe essere molto differente da come ce la immaginiamo adesso, ma la nostra visione è così limitata e soltanto di una qualche linearità illusoria.
Inoltre vorrei considerare una eventuale ipotetica assurda, l'importanza del flusso di neutrini che vengono emessi dalla S.S.G.U (Yama), io credo che in qualche modo possano essere associati al karma, comune e personale dell'induismo e del buddismo, che in qualche modo questi neutrini agiscano con la parte più sottile della nostra mente, come il vento agisce sull'acqua del mare, non direttamente, ma agitando la superficie e creando delle onde.
Inoltre la gravità della singolarità e anche gli oggetti più pesanti e massicci in prossimità della eventuale singolarità S.S.G.U, potrebbero rendere il vento di neutrini maggiormente ondulatorio, agitandolo maggiormente e creando un karma più variabile nei livelli di esistenza più bassi e di maggiore consapevolezza/coinvolgimento di un se materiale e grossolano, per esempio nei naraka, animali o nei preta.
Mentre gli uomini si trovano a un livello intermedio tra i due casi precedenti, dove il vento dei neutrini può variare dal molto al molto poco agitato, creando molte differenze e complessità di carattere, situazioni e karma.
Quindi bisognerebbe studiare questa cosa a fondo in termini meta-quantistici e filosofici, anche per capire se le influenze dei neutrini sul karma sono solo attive o anche passive, quindi se la mente degli esseri riesce a influenzare anche le onde dei neutrini e il modo in cui venga percepita la realtà, ma questa è una domanda che sarebbe da fare a un fisico quantistico Illuminato..
Comunque sono tutte teorie e chiacchiere a vuoto...
Grazie!
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