Lo Zen nell'arte della distruzione della motocicletta
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Per questo post mi sono inspirato ad un famoso libro, o almeno era famoso quando la gente i libri ancora li leggeva.
E questo è un mio sfogo per l'inciviltà dei cosiddetti bikers moderni, che non hanno neppure i sinceri ideali di libertà e/o avventura quei tempi gloriosi, ma solo il desiderio di apparire superiori, di usare in modo estremamente stupido e egoistico i soldi che guadagnano, ma soprattutto quello di recare estremo disturbo, senso di pericolo e ottenerne dileggio da parte dei cittadini.
Se noi osserviamo una cosa che reputiamo bella, o che viene considerata tale dai canoni di molte persone, o dagli amici che frequentiamo solitamente, per esempio una grossa moto sportiva, allora sviluppiamo l'attaccamento e la bramosia di averla anche noi, fatichiamo lungamente per mettere da parte i soldi, facciamo enormi sacrifici per comprarla, poi quando finalmente l'abbiamo, ci sentiamo felici, almeno per un certo "e purtroppo molto breve" periodo.
Quindi cominciano i problemi associati al possederla:
"Dove parcheggiarla?
Devo pagare il bollo e l'assicurazione anche d'inverno?"
"Ma quando piove e fa freddo non posso usarla, allora mi serve anche la macchina" e sono ulteriori spese, quindi devo lavorare e fare ancora di più sacrifici, evitare di pagare le tasse, o fare altre scorrettezze, abbassarmi ai voleri del mio principale, lavorare anche quando vorrei soltanto andarmene a giro in moto e finalmente godermela, ma non posso farlo.
E così all'infinito, un problema ne richiama un'altro, e ogni desiderio, richiama altri desideri in più, di conseguenza altri problemi e ancora altre frustrazioni.
Ma invece basterebbe analizzare con la saggezza che vi ho già detto in precedenza e in altri post, la natura ultima "illusoria, quanto definitiva" dei fenomeni, per accorgersi che non sono mai "veramente belli", ma che fortunatamente non sono nemmeno "veramente brutti".
Cominciando col ragionare concretamente, vi renderete conto anche voi che la moto non contiene, il piacere che ti fanno credere i media, la pubblicità, o quegli amici che ce l'hanno, o bramano di averla.
Quella degli amici, di cercare di convincere anche te a comprarla, è soltanto una loro malaccorta strategia, un pretesto per apparire loro stessi meno allocchi e meno deboli, poiché non hanno resistito a quel desiderio e l'hanno comprata "probabilmente pentendosene quasi subito", e comunque apparire "vanaglorisamente" superiori a chi è stato più avveduto di loro.
Oppure lo fanno solo per sentirsi meno soli e emarginati, oppure, egoisticamente, per fare sentire gli altri più deboli, dei patetici appiedati, e quindi per sminuirti, spingendoli così "e solo per stupito orgoglio a fare altrettanto" ad aderire alla loro visione infelice, contorta, economicamente disastrosa, di ciò che è vera superiorità, potere o vero piacere.
Chi l'ha costruita non è un predestinato, un mistico o un magico elargitore di piaceri ultra-terreni, ma soltanto un disgraziato come te, che vorrebbe andarsene a girare con la sua moto, ma è costretto a lavorare duramente per pagare i debiti con la banca, e che come te ha fatto comprandola, per cercare di realizzare una vacua illusione di un apparente e facile felicità.
E magari, mentre lui sta costruendo la moto di qualcun'altro penserà che "infondo non è così male avere solo una vecchia bici e andarsene un po liberi a pedalare all'aria aperta".
Che passano rombando a 80/90, ma anche 100 km all'ora e oltre, nella strada dietro casa mia "dove la velocità, essendo un centro abitato dovrebbe essere di 50 all'ora", soprattutto al sabato o alla domenica quando le persone vorrebbero stare tranquille, rilassarsi e portare a spasso un po i bambini.
Sono assolutamente sicuro che anche tutti gli altri del luogo la pensano come me, perché glielo chiedo, ma sono troppo pigri, troppo indolenti, e ti rispondono "e cosa possiamo farci noi..", ma poi ti dicono anche, con un senso di soddisfazione "ogni tanto qualcuno si schianta..", e questi non sono certamente dei bei sentimenti per un essere umano "ma però li capisco.."
Io provo una grande pena per loro e contemporaneamente grande astio e dileggio, per questi poveri e sciocchi motociclisti illusi, che con 40° all'ombra di queste estati torride, devono tenere i loro cervelli chiusi all'interno di quei caschi di plastica nera, bollenti e puzzolenti, con ai piedi quei pesanti stivali di cuoio con punte d'acciaio, giacche di pelle spessa sempre nera o ancora peggio, assurdamente e ridicolmente bardata a pezze multicolori "mentre io sudo anche all'ombra, in maglietta, sandali e bermuda".
Vanno incomprensibilmente su e giù come dei pazzi, ossessionati da quei loro mezzi di trasporto così eccessivamente rumorosi, scomodi e puzzolenti.
Per ore e ore, avanti e indietro, rischiando costantemente la loro preziosa vita umana cosi rara, inestimabile "e così difficile da ottenere nuovamente, per noi buddisti o" per chiunque abbia delle aspirazioni superiori alla massa ignorante* "vedere il significato più avanti".
Per tornare indietro, alle loro squallide, tristi, inutili e consuete esistenze, di lavoro, debiti, ignoranza, vacue illusioni e preoccupazioni quotidiane.
Anche perché, con le loro uniformi "da grandi campioni motociclistici", pesanti e calde come sono, morirebbero soffocati dall'afa in pochi minuti e non riuscirebbero nemmeno a farsi un picnic o una tranquilla passeggiata nel bosco, mano nella mano con una ragazza/o.
Mentre, quanto sarebbe infinitamente più piacevole:
Mentre, quanto sarebbe sicuramente meglio:
Paternale
Io, avendo faticato molto, studiando a lungo la filosofia madhyamaka e quella "autentica" di Buddha in generale.
**"quelli che si subiscono passivamente, che ci illudono, ci affascinavano, irretendoci, propinandoci e imponendoci dei modelli di vita idioti, insostenibili, superficiali, socialmente omologatori, o quantomeno illusori e irrealizzabili"
Ma perché "specialmente noi occidentali" appariamo al resto del mondo, o ci comportiamo quasi tutti come degli stupidi idioti, perché siamo generalmente affetti da tutta questa deleteria, incurabile, perniciosa e "suina" ignoranza?
Perché così è più facile, meno faticoso, o almeno così ci appare essere, e in generale tutti noi esseri umani, siamo abituati a comportarci in questo modo da vite precedenti, senza inizio (e questa è la ragione principale di ciò nella visione buddista).
Ci afferriamo a quelle illusioni perché altrimenti non abbiamo altro per cui valga la pena vivere, visto che manchiamo di intelligenza, compassione, saggezza, virtù, equilibrio, tranquillità, onestà, sincerità, coerenza, disciplina, e tutte quante le altre qualità morali che potremo trovare scritte su un dizionario.
Mentre in compenso siamo pieni di boria, arroganza, egoismo, ignoranza, menefreghismo, ipocrisia, meschinità, e tutti quanti quegli altri difetti morali che potremo trovare scritti su un dizionario.
Quindi compensiamo queste mancanze comprandoci oggetti e dandoci arie per qualcosa che non fa nemmeno parte di noi, che nemmeno ci appartiene come il nostro naso o le nostre mani.
Ma soprattutto per noi occidentali, allevati fin da piccoli al più gretto egoismo, al delirio di una qualche nostra supremazia nazionale o razziale, e con un paranoico desiderio o ideale di necessaria affermazione sociale personale, nell'arroganza, nell'ignoranza della concezione massa e che soffoca ogni impulso ad evolverci spiritualmente, questo cambiamento è molto più difficile "quasi impossibile se non si possiede l'atteggiamento adatto, principalmente il desiderio, il bisogno di solitudine e introspezione".
Ci vuole più tempo, maggiore umiltà, maggiore studio dei testi, e maggiore ascolto di insegnamenti di persone veramente eccellenti "e che in occidente sono rari come lo è la nostra sobrietà" e che generalmente riusciamo a denigrare e persino a far degenerare loro stessi, con la nostra gretta insolenza.
Quindi
bisogna esercitarci a lungo nella riflessione, nella pratica della
condotta morale virtuosa, e infine nella meditazione, superando gli
infiniti ostacoli che si frappongono dall'interno, ma anche e
soprattutto dall'esterno, da tutto questo continuo bombardamento di
frastornante confusione, distrazione, apatia e dissolutezza.
- Dharmaraksita, La Ruota delle Armi Taglienti - Chiara Luce Edizioni
- Dharmaraksita, La Ruota delle Armi Taglienti, commentario di Gheshe Champa Ghiatso - Nalanda Edizioni
La risoluzione del problema
Quindi, finché tutta la sofferenza che li aspetta sicuramente, a causa del modo di vivere contro natura, contro giudizio, contro morale e senza la minima saggezza o lungimiranza che si sono scelti, non li metterà in ginocchio con la testa prona sul ceppo del rimorso, non è proprio possibile fare niente, e certamente quel momento sarà troppo tardi per fare qualunque cosa.
Requiem...
..
Ma per risolvere problema della velocità e del fastidio, da parte delle istituzioni basterebbe pochissimo, solo un po di intelligenza e di lungimiranza:
Ebbene basterebbe imporre alle case automobilistiche e motociclistiche di installare delle centraline con più mappature e che riducano automaticamente la velocità dei mezzi fino a 30, ai 50, ai 70, o ai 120 km, dotarle di un ricevitore Wi-Fi e mettere all'ingresso e all'uscita di centri storici, centri abitati e autostrade dei trasmettitori radio che impongano alla centralina"quelle mappature" e precisamente quelle velocità , tagliando automaticamente i giri del motore, come anche l'eccessivo inquinamento ed il rumore.
Perché le macchine, come le moto non servono a fare gli sbruffoni, ma solo per portarti da un luogo all'altro e se mettono in pericolo gli altri sono assolutamente paragonabili a delle armi.
Faccio un esempio, pochi giorni fa ho avuto una visita del vigile del paese e gli ho detto "quand'è che comincerete a fare delle multe alle macchine che corrono a 70/80 km all'ora nella stradina (del centro storico, stretta e senza marciapiedi) e dove la velocità è limitata a 30km?"Eppure, da queste parti questa è una costante..
Questo vigile, scocciato, o quasi scioccato dalla mia arroganza di semplice cittadino, mi ha risposto "per questo ci stiamo organizzando..", come per dire fatti i "fatti" tuoi!
Poi si è girato a guardare la strada, come per dire presto verro a farti la multa per divieto di sosta, aspettami!
Fortunatamente io la macchina non la possiedo, e non ho problemi di sosta.
Ma se questi ragionano così, è come se dicessero, se possiedi un arma, anche se la tieni chiusa in cassaforte e non fai male a nessuno, allora veniamo a casa tua e ti puniamo.
Mentre se possiedi un arma "una macchina", e la usi fuori per minacciare e spaventare gli altri, allora, in quel caso, noi chiudiamo un occhio.
Il problema deriva dalla pulizia della strada con la macchina spazzatrice, e tutti i cittadini sono costretti per un giorno a settimana a trovare il modo di far sparire la loro macchina, altrimenti vengono costantemente puniti dalla municipalità.
Grazie e a presto!
Rendendomi
conto di non essere il soggetto migliore per dare agli altri lezioni di
morale e/o coerenza, comunque sarei felice se qualcosa di quello che ho
scritto potesse esservi stato d'aiuto.
4) Coloro i quali ricercano la pace solo per se stessi, avendo voltato le spalle ai piaceri mondani e rinunciato a compiere azioni negative sono detti individui di capacità media.
5) Coloro che, attraverso la loro personale sofferenza, desiderano sinceramente far cessare tutte le sofferenze degli altri, sono persone di capacità suprema.
Da "La lampada sul sentiero verso l’illuminazione" dell’Aciarya Atsha Dipamkara Hrijnana- Ottieni link
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