In Italia ed in Occidente vince sempre la visione ristretta e semplicistica del monoteismo.

In Italia ed in Occidente vince sempre la visione ristretta e semplicistica del monoteismo.

L'ignoranza arrogante e tracotante di che si ispira a un qualche dogma imposto, soprattutto per cupidigia, alla massa ignorante "e mantenuta tale deliberatamente", oppure nato soltanto da una visione ristretta e omologata di ciò che dovrebbe essere, o fare una religione, o di ciò che possa essere considerato moralmente etico o accettabile da una società ipocrita e conformista: E che con ciò, può crogiolarsi tranquillamente nella sua autoreferenziale incoerenza, senza la necessita di dimostrare alcuna base logica o visione filosofica quantomeno razionalmente valida, insomma, un autorità monolitica, oppressiva, caparbia, supponente e prepotente.

Fortunatamente questa cosa sta lentamente cambiando, forse perché non avendo più il primato della morale comune, devono smetterla di fare i prepotenti e cercare di essere più aperti ai continui cambiamenti di mentalità.

Oppure, dall'altra parte, l'ateismo "sordo e cieco ad ogni altra possibile visione", se non quella totalmente materialistica dei fenomeni e votata al nichilismo più inflessibile, con la presunzione arrogante di rappresentare l'unica visione scientifico-razionale possibile, e così avere il potere di influenzare negativamente le menti "nel modo consueto e già adottato precedentemente dal potere temporale ed ecclesiastico, ma di cui pretenderebbe di essere agli antipodi", sempre con la stessa motivazione di soggiogare ai loro scopi materialistici le menti in piena evoluzione, quelle dei più giovani e degli studenti, i più spiritualmente e sentimentalmente fragili, distraendoli dalla loro legittima e bramosa ricerca di un senso ideale e superiore alla squallida vita attuale e che gli viene imposta, anche infettandoli con la loro grettezza "la loro negatività, ormai vuota di sentimenti ed ideali, ma invece così piena di un insulso ed arrogante senso di una qualche superiorità intellettuale" con i loro grigi valori materialistici assoluti "meschini e deprimenti".

Insomma, un'altra autorità oppressiva, caparbia, supponente e prepotente.

E in questo caso, purtroppo non stanno migliorando, con tutte queste persone completamente assuefatte al continuo bombardamento dei mezzi di massa e telefonini, il desiderio di introspezione e ricerca interiore o di valori più alti; Vengono continuamente soffocati dalla confusione e dell'ignoranza imposta ovunque e continuamente.
Dalla supremazia delle menti deviate di molti individui senza coscienza e scrupoli, stupidamente ed egoisticamente interessate soltanto al proprio interesse personale, di intrappolare o indurre anche negli altri, la loro stessa bieca mentalità "arricchirsi, sopraffare i più deboli, indurre maggiori bisogni, desideri futili, superflui e vacui".
Sfruttando le paure, le ansie, insicurezze, insoddisfazioni e solitudini degli altri per il proprio meschino vantaggio.

Io, con quello che sto scrivendo non pretendo certamente di farmi degli amici, anzi! 

Spero di essere odiato da molti, ma che questa cosa li faccia anche meditare ed essergli utile in futuro. 

Devo anche dire che la decisione di  essere duro con certi poteri è soltanto mia, anche se generalmente amo ed ammiro i semplici cristiani umili e coerenti, e so anche che S.S. il Dalai Lama li apprezza allo stesso modo, e sinceramente li ammira, egli si batte strenuamente e schiettamente per il sincero dialogo inter-religioso ed anch'io sono convinto faccia molto bene a fare questo.

Ma io che ho conosciuto entrambi i due mondi, quello occidentale con la sua storia di secoli di arrogante ed anche violenta egemonia religiosa, con i tanti poveri martiri finiti al rogo e solo per le loro idee, ad esempio Giordano Bruno, che aveva una visione del mondo molto simile a quella buddista, con la sua filosofia dell'infinitismo, ma che non faceva male a nessuno, ma contemporaneamente non rispettava il canone della vostra paranoia di assoluto controllo sulle menti ed assoluta egemonia filosofica.

A volte immagino cosa sarebbe successo se un buddista tibetano o indiano si fosse trovato a passare per l'Italia in quei tempi, o anche un secolo dopo ed avesse avuto con se solo un immagine "tangka" di una divinità del canone buddista, ad esempio

Yamantaka 

con tanto di corna, visto che ha la testa di un bovino:
Egli, nonostante la sua sincera benignità e la buonafede sarebbe certamente finito al rogo come adoratore del diavolo, senza nessuna possibilità di difesa o replica.

Quando il Dalai Lama conobbe Mao Tse Tung, disse che ne fu talmente affascinato, da voler "quasi" entrare nel partito comunista cinese, ma il Panchen Lama gli disse di aspettare e di non fidarsi di lui, ed ebbe molta ragione, anch'io ho "ancora" la stessa difficoltà nel fidarmi del potere del Vaticano, chissà, forse in una vita precedente a bruciare su quei roghi c'ero anch'io, ma fortunatamente per voi io non sono un rappresentante di Sua santità, non parlo per suo conto e non conto niente a Dharamsala, quindi anche i miei sentimenti per il potere ecclesiastico sono soltanto miei e assolutamente personali, oppure per vostra sfortuna, se non siete cambiati affatto, un tempo mi avreste usato come capro espiatorio, per giudicare tutti i buddisti come dei nemici, come avete fatto anche per ogni visione o filosofia che vi risultava aliena o non riuscivate a capire.

Certamente le mie opinioni non sono condivisi da nessuno dei buddisti tibetani, che sono in generale delle pacifiche, gentili, sincere, coerenti e bravissime persone:
Quindi anche se, soprattutto in passato, ho odiato l'ipocrita e soffocante controllo politico-morale su tutte gli italiani, da parte della Chiesa, o delle sue eminenze grigie e dei politicanti a loro strettamente legati.
Ma anche la loro mancanza assoluta di coerenza, quando sarebbe stato giusto giudicare l'operato di persone molto in vista e potenti, ma nel contempo, scorrette, disoneste o disastrose al morale del Paese:
Se c'era da ottenere favori o spartire con essi degli interessi molto terreni, allora l'atteggiamento era solitamente di sincera amicizia, rispetto e totale sottomissione.

O come credo che dicano anche i tibetani, essere deboli "sottomessi" con i forti, ma forti "e arroganti" con i deboli.

Se invece di essere nato in Italia fossi nato in Tibet, Mongolia, Bhutan o in India, sicuramente il mio atteggiamento sarebbe molto diverso verso la cristianità e sarei molto più confidente ed amichevole verso di voi.

Anche per il fatto che in Italia ci sia molta gente che non li digerisca più, o addirittura li odi, o che in molti siano diventati appositamente "e per colpa loro" fermamente atei o nichilisti, cosa che non giova neppure al buddismo, perché queste persone hanno perso completamente fiducia in ogni sistema religioso o morale e questa è una sconfitta per tutti quanti.

Oppure, per il fatto che i loro conventi, come le chiese si stiano lentamente svuotando, o che i loro pochi osservanti siano maggiormente persone di poco valore e con poca intelligenza:
Tutto questo è da imputare solamente a loro stessi, al karma che essi stessi hanno creato "come direbbero i buddisti", con la loro poca coerenza religiosa, con il cercare di ottenere numerosi consensi da tante persone molto mediocri "ma che portavano denaro e favori", piuttosto che glorificare quelle rare persone con maggiori qualità spirituali e maggiore coerenza cristiana "che portavano invece rispetto, esempio e devozione da parte dei fedeli".

Quindi devono prendersela soltanto con loro stessi, io almeno le cose glie le dico chiaramente in faccia e soprattutto dovrebbero recepirlo come un insegnamento, da uno che non conta niente.

Ma soprattutto seguire l'esempio dei buddisti tibetani e della loro assoluta e totale coerenza con gli insegnamenti  di Buddha, o dei testi che studiano ed assimilano così assiduamente.

Capire perché i  loro templi sovrabbondano di fedeli e di persone giovani, che vengono da tutto il mondo, per ascoltare quegli insegnamenti:
Nei monasteri accettano soltanto le persone dalle maggiori qualità ed è difficile entrarvi, comunque il numero dei monaci è sempre in costante aumento.

Sono numerosi anche i meditatori, tra cui molti giovani ed anche occidentali, che praticano intensamente, con sincera fede ed impegno, le prostrazioni, i preliminari ed i lunghissimi ritiri di meditazione sulle divinità della complessa ed estremamente impegnativa pratica Tantrica buddhista e nel Vajrayana.

Ma poi, c'è veramente qualcuno che vince qualcosa in questo campo, nell'essere completamente convinto e tracotante delle proprie idee?

Secondo me, chi ci mette "oltre ad una buona e valida motivazione" tutto se stesso e che in più riesca anche a dormire bene la notte.

Il problema non sta nell'avere una propria visione, ma nell'imporla agli altri come se questa fosse la migliore per tutti, e nella lotta dualistica tra gli opposti, non esistessero vie di mezzo.

O che la propria logica fosse, dato che non ne consideriamo altre, dal nostro granitico piedistallo di vanagloriosa "superiorità della visione occidentale", l'unica seria e accettabile visione possibile per dei veri e seri gentiluomini.

Brandendo prima quel vessillo crociato di chi cercava di imporre le proprie credenze al povero ignorante, miscredente della legge di Dio, quindi di darvinismo sociale "il poveraccio inferiore, morto di fame perché non mangia le vacche", o militaristico-colonialista "dell'uomo bianco che impone con la forza le sue leggi e la sua morale", ed infine economico-tecnologico, imponendogli i nostri modelli di vita e di società basati sul possesso ed il consumo incosciente delle risorse naturali, dell'egoismo, dell'accumulo di beni e l'avidità fine a se stessa, rispetto all'essere o diventare persone migliori e più compassionevoli.

Mentre il mondo sta per essere distrutto dai cambiamenti climatici create soprattutto da noi, dal nostro continuo stupido ed irrealistico desiderio di risolvere tutti i nostri problemi con delle soluzioni materiali irragionevoli, insostenibili ed estremamente distruttive:
Come se fosse logico ad esempio risolvere il problema di dover camminare sui sassi, coprendo interamente il suolo con il cuoio, e troppo banale usarne solo un pezzettino come suola.

Abbiamo vessato quei popoli che ci potevano essere nostri maestri di vita, di filosofia e di virtù, rendendoli dimessi, ossequienti ai nostri voleri ed infine creandogli ingiustamente un forte complesso di inadeguatezza ed inferiorità.

Fortunatamente per loro, queste cose stanno per finire, ed alcuni grandi popoli, soggiogati nel passato, o almeno in quei luoghi dove la storia di quelle persone, come la loro dignità non sia stata completamente demolita ed infangata dall'invasore bianco.

Per esempio in Oriente c'è l'India il secondo paese più popolato al mondo e la più grande Repubblica Democratica e Federale al mondo, resa in passato schiava dagli "inglesi", sfruttata, offesa e denigrata.

E poi ci sono i Tibetani un popolo in fuga dal loro Paese e dall'oppressione Comunista Cinese "un altro invasore, un'altra oppressione materialista, violenta ed integralista".

Voi vi chiederete che attinenza c'è tra questi due popoli, ebbene la cultura tibetana è completamente impregnata di cultura e filosofia indiana, di quella filosofia impeccabile e straordinaria di uomini come Buddha Shakyamuni, o di altri maestri indiani insuperabili, del calibro di Nagarjuna, o Chandrakirti, oppure dell'impareggiabile e il più amato dai tibetani "ed anche da me stesso" Atisha Dipamkara, di Padmasambhava "Guru Rimopoche" per i tibetani, oppure Shantarakshita e Kamalashilla che hanno introdotto per primi il Dharma della tradizione del Nalanda in Tibet.

Io affermo con incondizionata tracotante sicurezza, l'assoluta superiorità di questi esseri, perché chiamarli solo uomini è alquanto riduttivo, e affermo in modo altrettanto tracotante, la loro superiorità ad ogni filosofia occidentale, antica o moderna.

Queste stesse mie cose, le devono aver capite, o le stanno cominciando a capire anche gli indiani, che stanno riscoprendo la loro cultura antica, la validità immortale e profonda di questi loro insegnamenti, la loro logica impeccabile e basata sull'osservazione della realtà del SE e dei fenomeni "ultima e trascendente", lo studio pratico e profondo della mente umana e che non si basa puramente e semplicemente sull'osservazione del cervello e dei suoi meccanismi biochimici "l'unico giochino che ha impegnato i neuro-scienziati occidentali nel secolo precedente", e che non ha portato a nessun risultato valido in termini di miglioramento della qualità della nostra esistenza o tanto-meno del nostro benessere spirituale, essendo completamente dedicato a dimostrare quanto essi siano bravi nel creare macchine capaci di dimostrare le loro assurde teorie materialistiche.

Ma intanto la loro logica scientifica cozza con l'osservazione di fenomeni inspiegabili, come per i neuro-scienziati americani, o quelli russi, delle università di Mosca e San Pietroburgo, che ammettono candidamente di mettere i loro stupidi strumenti sulla testa di monaci già morti da oltre un mese "chiaramente, senza nessun possibile risultato osservabile", e rimasti nello stato di tub-dan "abbraccio della morte", mentre il loro corpo rimaneva fresco per tutte quelle settimane e non si decomponevano affatto, ma magari emanava solo una gradevole fragranza "come è successo anche durante il processo di morte del mio caro Maestro Ghesce Yeshe Tobden e durato 12 giorni e 12 notti", osservando con i loro strumenti soltanto una crescita inspiegabile di calore nella zona del "cosiddetto chakra del cuore":

In the journals: Mindfulness meditation practice changes the brain.

S.S. il Dalai Lama conversa gradevolmente con degli scienziati russi che studiano la meditazione e questo genere di altri fenomeni in un monastero nel Sud India:

Spiegazione del concetto di SE nella visione Madhyamika Prasangika, come mera designazione sulla base degli aggregati psico-fisici

 Il Madhyamakavatara
(L'insegnamento che 'i desideri terreni sono Illuminazione' e 'le sofferenze di vita e morte sono Nirvana' ... Le sofferenze diventano Nirvana quando si comprende che l'entità della vita umana non viene né generata né distrutta nel suo ciclo di nascita e di morte.) - citato letteralmente da wikipedia, ma adesso credo che lo hanno cambiato.

Quindi, per loro, basterebbe credere "che l'entità della vita umana non viene né generata né distrutta nel suo ciclo di nascita e di morte" per ottenere l'illuminazione? 

Mi ci sono voluti alcuni giorni per capire il significato di questa affermazione e a rigirarla nella mente per analizzarla da ogni punto di vista, e sono arrivato a una conclusione, che l’unica cosa complessa da capire nella frase è la contorsione verbale che è stata usata per renderla più misteriosa ed arcana del dovuto, e alla fine ho intuito che, probabilmente qualcuno di loro avrà letto un sutra che parlava di tathagatagarbha, come per il Tathāgatagarbha Sūtra, e che tratta della natura di buddha che esiste in ognuno di noi, ed avrà capito che gli esseri non sono buddha solo perché sono oscurati dall’ignoranza che percepisce i fenomeni come “veramente esistenti”, interpretando quel testo letteralmente.

Ma qui non si dice che i fenomeni non esistono veramente e quindi non basterebbe credere che semplicemente i desideri terreni sono un illusione e altrettanto lo sono le sofferenze di vita e morte e che solo comprendendo questo “che è un enorme balordaggine” si ottenga il nirvana”.

Esempio di dibattito filosofico nella visione Madhyamika Prasangika
Ma se noi osserviamo una cosa che reputiamo bella, o che viene considerata tale dai canoni di molte persone, o dagli amici che frequentiamo solitamente, per esempio una grossa moto sportiva, allora sviluppiamo l'attaccamento e la bramosia di averla anche noi, fatichiamo lungamente per mettere da parte i soldi, facciamo enormi sacrifici per comprarla, poi quando finalmente l'abbiamo, ci sentiamo felici, almeno per un certo "e purtroppo molto breve" periodo.Ma riguardo al terzo punto dovrete sforzarvi personalmente per giungere ad una comprensione valida, io non mi ritengo sufficientemente qualificato a spiegarvi i dettagli della visione madhyamaka, che è alquanto complessa, quanto è stimolante ascoltarne le spiegazioni dai maestri qualificati, come Sua Santità,anche dai suoi video on-line, poi ci sono molti libri, di maestri autorevoli, anche di grandi maestri tibetani come Je Tsong Khapa la cui venuta ed illuminazione fu pronosticata da Buddha stesso.

Bodhicitta, la perfezione del Dharma

  • Saggezza superiore

Quattro della parola:

  • Mentire

  • Creare discordia per dividere le persone, calunniare

  • Offendere, insultare

  • Chiacchierare vanamente

Tre della mente

  • Bramosia

  • Malevolenza

  • Mantenere concezioni erronee

"E non esiste lo scopo nichiren: "Divertiti con i piaceri samsarici, ed accumula beni in questa stessa vita, tanto se pensi che l'esistenza umana è tutta un illusione, muori ed ottieni comunque e subito l'illuminazione" ah! ah! ah!

Questa cosa la sto scrivendo più per me che per gli altri, rendendomi conto di non essere il soggetto migliore per dare lezioni di morale e coerenza agli altri, comunque sarei felice se qualcosa di quello che ho scritto vi arrivasse e potesse esservi d'aiuto.

Attenzione! 

Post è in evoluzione continua e non completamente corretto, abbiate pazienza,

I continue soon...

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